Tutti a casa, tutti in casa
Questa mattina mentre bevevo il primo caffe' della giornata cercando di capire chisono cosafaccioedovevado sentivo le notizie da bollettino di guerra alla radio. Il numero dei contagi che cresce, i connazionali che si trovano bloccati su un aereo alle Mauritius per accertamenti, gli scaffali dei supermercati svuotati e orfani di ogni tipologia di pasta, merendine, biscotti e chi piu' ne ha piu' ne metta e udite udite la richiesta di restare a casa, per lavorare o più semplicemente per evitare sviluppi di possibili contagi.
Ora tutto vero e tutto comprensibile ma.. mi sono chiesta : vuoi vedere che questa è l'occasione buona per costringere la gente a parlarsi, a trovarsi gomito a gomito con i propri cari, ad avere tempo per osservare il proprio animale domestico giocare come se non ci fosse un domani - (animale che detto per inciso se ne frega della vostra presenza ma questo è un tema aperto con la mia gatta), ad osservare i propri figli nella loro quotidianità? E magari anzichè fare pausa caffè al bar dell'ufficio la si fa con il partner e scoprire che non è poi così male parlare d'altro oltre che di slide, call, stand up meeting e altre diavolerie del genere. Oppure telefonare ai genitori, agli amici, per parlare un po' e non solo del meteo o del coronavirus.
E perchè no, trovare anche lo spunto per riflettere su come investiamo il nostro tempo, su come e cosa focalizziamo le nostre energie?
Trovate un vaccino...subito! Hai visto mai tornassimo umani?