Le bolle di sapone
Arthur Schopenhauer scriveva che : ≤ La vita è come una bolla di sapone, che soffiamo e manteniamo per quanto è possibile, ma con la ferma certezza che scoppierà≫.
Capirai.. ha scoperto l'acqua calda! Però ha ragione ... Capita di vivere situazioni che possono durare attimi, giorni, anni e che sono leggere e fragili come bolle di sapone che si riempiono e nutrono dell'entusiasmo del momento, della gioia che si prova nel viverle, dei legami che si creano con la persona - se è una persona - o con il contesto in cui si vivono e lo sappiamo benissimo che scoppieranno ma... ci si infila lo stesso , accidenti a noi!
E mentre le vediamo prendere spazio, salire in alto, assumere mille forme diverse mica ci pensiamo che scoppieranno, non ci rendiamo conto che più le alimentiamo più ci faranno male quando arriverà il "puff" e tutte le goccioline che le compongono ci cadranno addosso...
Forse il trucco per non sentire troppo male sta nel farci scivolare addosso quel sapone ora ridotto in goccia d'acqua untuose, lasciare che ci bagni e passi oltre senza lasciare traccia, oppure farsi da parte non appena avvertiamo il "puff"... eh! ma bisogna essere rapidi, perspicaci e saper valutare bene i tempi.
E cosa ci spinge a voler entrare in quella bolla di sapone? La curiosità di vedere fino a quanto possiamo spingere i nostri limiti forse, il desiderio di "sentirsi oltre e altro" rispetto alla nostra quotidianità, la voglia di staccarsi per un po' dalla terra su cui poggiamo i piedi e volare altrove , ma anche la paura di quel che ci circonda ed il conseguente istinto a difenderci, chiudendoci in qualcosa che rifugio non è perché sappiamo che la paura prima o poi farà scoppiare la bolla oppure semplice e umana smania di evasione.
E cosa succede quando la bolla scoppia? delusione, conferma della fragilità delle cose della vita, accettazione, rassegnazione, senso di fallimento, liberazione, e risveglio perché no?
Mi ci sono trovata a vivere situazioni "bolla di sapone" e tutto sommato dopo la delusione è subentrata la gratitudine per averle vissute. Per alcune c'è voluto più tempo, altre meno, alcune mi sono scivolate addosso, altre hanno fatto male.
Una cosa pero' l'ho capita ed è che la delusione più grande la vivrò quando mi renderò conto che la boccetta di acqua e sapone per fare le bolle si sta svuotando!
Sino ad allora farò come dice Schopenhauer : soffio e mantengo finché è possibile.
E voi?