Fuori uno
"Tanto tuono' che piovve" diceva, pare, Socrate ricevendo una brocca d'acqua sulla testa per mano della moglie Santippe.
Nel mio caso è tutto molto meno filosofico ma decisamente atteso : il tempo dello smartworking del coniuge è terminato! Rientrato in ufficio lui, libera io.
Detta così puo' stonare ma seguitemi.
Le giornate sono tornate ad essere svincolate da orari di riunioni, call, pranzo alle 12.30, " attenta a non passare dietro che la telecamera è accesa", passa l'aspirapolvere prima delle 9, non accendere musica a tutto volume, sposta la sedia, sistema la scrivania...
La mattina la colazione tranquilla, le finestre aperte, i fiori da sistemare senza tempo, senza guardare l'orologio.
La sera si parla di qualcosa che non ho già sentito grazie alle call, di argomenti che non ho già affrontato anche se solo come spettatrice, a mia volta racconto chi ho visto, cosa ho fatto, il caffe con la vicina, il pranzo con l'amica, il film che non avevo mai visto e che mi è piaciuto.
Mi rendo conto che il termine "liberazione" suona esagerato ma posso assicurare che la sensazione provata è proprio quella. E non l'ho provata solo io, ma anche lui che finalmente rientrando nella dimensione anche fisica del suo ufficio rivede i colleghi, ripercorre la strada per andare in ufficio, compie quei gesti che da Marzo non faceva, rientra nelle modalità quotidiane pre Covid e questo ha sicuramente portato beneficio allo spirito e all'umore e contribuisce al benessere della vita di coppia !
Ecco ora io l'ho buttata sullo spiritoso ma credo che il rientro in presenza negli uffici, a scuola, nei luoghi della propria professione sia importante, necessario urgente direi, perchè riattiva quelle connessioni mentali, emotive, fisiche che mancano da troppo tempo, siamo animali sociali, abbiamo bisogno di vederci, toccarci, annusarci. Mettiamo mascherine, manteniamo le distanza, laviamoci le mani ma "guardiamoci" occhi negli occhi, beviamoci un caffe' reale e non piu' virtuale, facciamo i compiti, ascoltiamo l'insegnante non piu' da quello schermo rettangolare, torniamo a passeggiare insieme.
E magari mandiamoci anche a quel paese ma di persona sai che goduria?
E quindi che questo settembre sia una primavera vestita d'autunno. Con responsabilità, attenzione e pazienza dai che si ricomincia!