Hikikomori
Come spesso accade cercando un film da guardare in un pomeriggio di pioggia e mal di testa il dito scorre veloce sul telecomando - ebbene sì ancora non parlo al telecomando o all'infernale oggetto tondo che a quanto pare tutto sa - e mi imbatto in un documentario dal titolo Essere Hikikomori. La mia vita in una stanza , storie di 4 ragazzi ventenni o poco più che da mesi o addirittura anni hanno deciso di isolarsi nelle loro stanze.
Avevo già sentito parlare del tema ma non lo avevo approfondito più di tanto , come quelle notizie che senti e ti sembrano così lontano non solo geograficamente ma anche come filosofia, stile di vita che non ti fermi più di tanto a pensarci sopra.
Errore. Non solo non è lontano geograficamente anzi molto presente nella realtà giovanile italiana ma è anche un fenomeno che richiede riflessione e attenzione per comprenderlo.
Sopratutto in questo mare in tempesta che stiamo attraversando da troppo tempo e che ci vede a volte in grado di governare la barca ed altre in totale balia delle onde. Un mare che rischia di inghiottire , se già non l'ha fatto , i ragazzi e le ragazze a cui volenti o nolenti abbiamo consegnato sto popò' di mondo e dai quali , sempre volenti o nolenti, ci attendiamo qualcosa di meglio , fingendo di non sapere che la retromarcia l'abbiamo inserita noi e stiamo tentando di mettere in folle la macchina.
Tornando a Hikikomori : un termine giapponese che indica la pulsione di stare in disparte , in ritiro dalla vita sociale per periodi più o meno lunghi, mesi o anni. Le motivazioni che portano a questa scelta sono la pressione sociale, le aspettative di prestazioni sempre migliori a scuola, sul lavoro, situazioni di forte competizione, pressioni familiari, perdita di controllo , sensazione di fallimento. Ed essendo l'età dell'adolescenza quella più "friabile" da questo punto di vista , ecco che il fenomeno colpisce sopratutto in quella fase della vita.
Nel documentario ci sono 3 ragazzi ed una ragazza che raccontano il loro percorso ed alcuni dei loro genitori che si trovano a vivere questa loro scelta. Ascoltando le loro storie e vedendo la loro quotidianità ho fatto un piccolo viaggio nelle mie emozioni ed incontrato in me la difficoltà di capire i motivi che li hanno portati a quel punto, l'impotenza di fronte alla loro determinazione, la condivisione della fatica dei genitori di vivere accettando e non subendo la scelta dei figli e senza fare spoiler la sensazione di sollievo rispetto al prosieguo delle loro vicende, ho provato l'assenza di giudizio ( che per me è una grande freccia al mio arco , ma questa è un'altra storia) e sopratutto il desiderio di confrontarmi con loro, di essere seduta lì accanto a loro o dall'altra parte di un monitor.
Mi sono chiesta se oltre la decisione di "ritirarsi" dalla vita sociale questi ragazzi hanno qualcosa in comune e la risposta è arrivata proprio dai loro racconti : la fragilità, la paura di non essere amati per quello che sono, il desiderio di essere visti, non per quello che fanno o per quello che indossano ma per la persona che SONO. Per le loro passioni, le loro stravaganze, la loro creatività, la loro complessità. E in questo ahimè gli adulti nei loro specifici ruoli hanno un'importanza fondamentale.
Non va chiesto loro di essere come li vorremmo, non va riversato su di loro il cassetto con i nostri sogni dentro, ne hanno già uno loro che dobbiamo fargli tenere aperto, non va chiesto loro di essere sempre un passo avanti gli altri, hanno il loro passo, le loro scarpe, il loro ritmo. E non va detto loro :" Io vorrei che tu" ma " tu cosa vorresti?" .
Hanno un viaggio dentro da fare tutto loro , nella mente e nel cuore, una mappa che li porta da qualche parte , il nostro compito è aiutarli a leggere questa mappa, fornire loro gli strumenti per interpretarla, non disegnarne una nostra per farci viaggiare loro.
Il fenomeno Hikikomori ha percorsi ed esiti non sempre sereni e richiede studi ed analisi particolarmente attenti ma vedere questo documentario è aprire l'ennesima finestra su una strada che tutti abbiamo percorso ma che non conosciamo così bene come si pensa.
Permettetemi di dire che guarderete i vostri figli con occhio più attento, anche se già lo fate, lo so.
Per chi volesse approfondire il tema Hikikomori in Italia questo il link di riferimento: https://www.hikikomoriitalia.it