Fortunato Depero -                            Grattacieli e tunnel, New York 1930

Quella che pubblico è una delle opere di Depero, pittore, scultore, tra gli esponenti del Futurismo, allievo di Giacomo Balla, padre della famosa bottiglietta di Campari e disegnatore di manifesti pubblicitari del '900. Un artista da scoprire in un'epoca intensa nella vita politica , sociale ed artistica.

Non su Depero e tantomeno sul Futurismo - anche se meriterebbero spazio e tempo -  che voglio riflettere  ma sul quadro in se'.

Grattacieli e tunnel: puntare verso l'alto, esplorare, alzare lo sguardo ma senza dimenticare che sotto c'è un mondo nascosto, che forse ne nasconde uno ancora piu' profondo. 

Vivere sopra, essere visibili ricordandosi che sotto, comunque sia, anche se non visibile a tutti c'è vita. Che ci piaccia o meno. Ci sono molte finestre nel quadro, per far entrare la luce e guardare fuori il sole, i colori e nei tunnel molte scale per scendere, perchè quando pensiamo di essere arrivati al punto di partenza, in realtà c'è altro da cercare, indagare, scoprire.

E anche per vedere il mondo da un altro punto di vista, provare ad invertire il sopra con il sotto, il buio con la luce. 

Così come hanno pensato a Città del Messico nel progetto dello studio BNKR Arquitectura per la costruzione di un grattacielo sotterraneo che verrà "scavato" a 300 mt sotto la piazza principale : "...Nella visione degli architetti di BNKR Arquitectura, i primi dieci piani ospiteranno un enorme museo culturale interamente dedicato al Messico, alla sua storia e alle sue origini precolombiane - come gli Aztechi - mentre i piani sottostanti, fino ai fatidici trecento metri sotto terra, saranno invece adibiti a spazi commerciali, appartamenti e uffici." Rif. Focus https://www.focus.it/tecnologia/architettura/se-il-grattacielo-fosse-a-testa-in-giu

Volendo leggerci qualcosa è dalle nostre origini ( laggiu' nel tunnel)  che saliamo e costruiamo il nostro futuro ( lassu' nei grattacieli) ma bisogna studiare bene il "progetto"