BORN TO RUN - L' AUTOBIOGRAFIA Bruce Springsteen
" Prima di tutto scriviamo per noi stessi... per interpretare le esperienze e il mondo che ci circonda. E' una delle soluzioni che ho trovato per prendermi cura della mia salute mentale".
Basterebbe questa citazione per spiegare il senso di questa autobiografia. Premetto che non sono una fan del 'Boss', conosco a malapena due tre canzoni al massimo, forse dovrei dire conoscevo perché grazie a questa lettura ho ampliato il mio bagaglio musicale. Continuo a non essere fan - credo ci si debba nascere - ma certamente ci ho guadagnato in sapere.
L'autobiografia è occasione per l'autore di narrare la sua vita intrisa di musica, rabbia, amore, passione, sacrificio e duro lavoro. Lo dice Springsteen stesso : "sono uno stakanovista della chitarra destinato a rimanere per sempre , nel bene e nel male, un umile operaio".
La musica, la E-Street band ( con tutte le sue evoluzioni e cambiamenti) e sopratutto il pubblico sono la FEDE del Boss.
Quello che leggiamo è il ritratto nudo e crudo di un uomo che non si vergogna ad ammettere tutta la sua arroganza e la sua debolezza e alla fine anche il lettore deve riconoscere che stare sulla cresta dell'onda del rock&roll per 40 anni almeno affrontando le rivoluzioni culturali e sociali del tempo - parliamo degli anni '60 '70 , delle rivolte in America, del Vietnam, di Reagan, Obama, di Ground Zero - non è impresa facile e riesce solo a chi fa della propria passione una ragione di vita. L'unica, direi.
Si presenta diviso in due parti questo libro: la prima piu' legata alla ricerca di Springsteen della sua strada nel mondo della musica, la sua dimensione, a come sono nati i suoi successi ed insuccessi, alla bramosia del successo, alla necessità fisica di stare su un palco, la seconda piu' intima se vogliamo, la maturità degli anni porta il Boss ad una lettura piu' profonda dell'animo, riesce a leggersi dentro e a dare - forse - risposte alle domande che da sempre si pone. La vita si arricchisce d'amore con l'arrivo di Patti Scialfa e dei figli, assume contorni piu' definiti. In occasione della nascita del primo figlio Springsteeen scrive: "La nascita spazza via ogni tentazione di fuga, spazza via ogni latitanza [...] creare una vita ti riempie di umiltà, coraggio, arroganza, sicurezza, gioia e terrore, amore, calma ed una sconsiderata avventura".
Successo, fama, denaro e amore non gli impediscono di toccare con mano intorno ai 60 anni il pozzo nero della depressione "il cane nero di Churchill" dice.
C'è anche molta musica ( potrebbe essere altrimenti?) ed è proprio questo il consiglio che mi sento di dare: mentre leggete ascoltate gli album riportati nel testo, completeranno il quadro di quest'uomo che se per soprannome ha The Boss vorrà ben dire qualcosa.
Buona lettura e buon ascolto.
Lunga vita al rock&roll!!