Bolt from the blue
25 novembre .
E' la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza di genere e sei lì che leggi le notizie circa le iniziative promosse, sfogli articoli di giornale, ascolti - ahimè- le storie delle due donne vittime di violenza, girando sul web cerchi di farti un'idea di come e cosa è stato fatto sinora (ben poco) , parli con alcune amiche del tema, ti confronti, discuti, ti ci incazzi anche volendo e poi nel tardo pomeriggio BUM! Bolt from the blue, dicono gli inglesi : come un fulmine a ciel sereno arriva la notizia della morte di Maradona.
Ora non è mia intenzione discutere di calcio, non ho interesse in questo settore ma voglio riflettere un po' sulla faccenda. Diego Armando Maradona è un personaggio controverso, credo come il caffe' amaro, lo zenzero, il tofu: o lo ami o lo odi.
Da un lato un grande campione, un eccellente atleta, un uomo che ha sicuramente grazie al calcio portato una città ed una squadra molto in alto ma è anche un uomo che ha vissuto una vita al limite, eccessi, vizi, amicizie pericolose, figli sparsi un po' ovunque, guai con la giustizia.
Eppure è stato un campione inimitabile per alcuni.
Eppure è stato un uomo, un esempio negativo per altri.
Ecco mi chiedo resterà un mito per le sue qualità sportive o per le sue debolezze di uomo?
In ogni caso ora è in buona compagnia perchè come lui molti dei miti sono diventati tali proprio perchè non è possibile fare una divisone netta tra il campione e l'uomo e penso a Mohamed Ali per lo sport o a Elvis Presley, Jim Morrison, Freddy Mercury per la musica, Marlon Brando, James Dean per il cinema.
E' confortante sapere che le stelle che brillano di più sono quelle più vicine a noi , no?