Ah... la felicità

30.04.2020

"Non ricordo piu' che sapore ha la felicità" 

è il refrain de "la Felicità" canzone di Simona Molinari che oggi sta girando nella mia testa.

Poi d'un tratto ecco che arriva lui Tenzin Gyatso il Dalai Lama, quattordicesima reincarnazione del Buddha che, in questo articolo: Perché per il Dalai Lama dobbiamo essere altruisti, compassionevoli e riconoscenti di Manuel Santangelo pubblicato da The Youmanist, mi dice che la felicità non va ricordata ma raggiunta, cercata dentro di noi.

Due gli ingredienti che insieme alla calma mentale, contribuiscono al raggiungimento della felicità : "...la consapevolezza di avere uno scopo che vada oltre gli interessi strettamente personali e la sensazione di essere in connessione con gli altri o di appartenere a una comunità".

Per raggiungere la felicità alla quale ciascuno di noi ha diritto e che ci è stata assegnata con il primo respiro è necessario sentirsi parte del tutto e praticare la compassione. Avvertire e condividere la sofferenza dell'altro, il suo stato d'animo. Rivolgersi all'altro con sentimenti di gentilezza, di comprensione; fare sì che l'altro si fidi di noi, si affidi a noi.

In un momento storico in cui fisicamente ci viene richiesto di isolarci ma virtualmente c'è la ricerca spasmodica di un contatto, dello stare insieme, del condividere spazi virtuali lavorativi, è necessario fare lo sforzo di andare oltre la propria stanza, la propria casa, ma allargare lo sguardo e la mente verso il Tutto che ci accoglie.

E se vogliamo di nuovo sentire il sapore della felicità, dividiamo il boccone con chi ci sta intorno, confrontiamo i nostri gusti, proviamo a vedere se il suo dolce ed il nostro salato riescono a fondersi, a convivere.

Le meritiamo queste 5 stelle Michelin o no?

https://disqus.com/home/
© 2020 Blog di MC Preti. Tutti i diritti riservati.
Creato con Webnode Cookies
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia